F come Fischi (per Faenza)Più che la durata della Mostra, ai critici e al pubblico abbonato ad un certo punto fa male la gran quantità di film visti ogni giorno, cosìcchè pare quasi automatico scaricare tutto lo stress ottico su un solo film, peggio se è tra quelli più attesi. Non avendolo visto penso che sia stato anche questo uno dei motivi che hanno portato il pubblico in sala a fischiare, ma anche solo a non applaudire o a rigettare senza darlo a vedere, il film di Roberto Faenza. L'anno scorso toccò a Placido e al suo "Ovunque sei", il quale avrebbe dovuto rifarsi dalle stroncature della critica con un buon successo del pubblico alla sua uscita in ottobre; ciò non avvenne, anzi se ne riparlò così poco che non fece più testo la sua scarsa presenza nelle sale. Riguardo questo di Faenza,"I giorni dell'abbandono", leggo dai giornali e sento dalla tv dei bravi Buy e Zingaretti, ma da quello che ho capito la storia della protagonista è talmente sofferta che credo che eviterò di vederlo a cinema. Pregiudizio? Solo una semplice scelta. È una storia che adesso non mi interessa per i sentimenti che mette in scena e più in generale è proprio il tipo di storia che cerco di evitare sempre perchè semplicemente non mi dice nulla. Si, ma come mai alla Mostra non viene proposto un film che può interessare anche il pubblico giovane? Possibilmente un film italiano ed in concorso. Se ce ne sono li troviamo semmai nelle categorie collaterali tipo Orizzonti o Mezzanotte...
Film a parte, pare che Faenza voglia girare il seguito del suo ostracizzato "Forza Italia!" del '78 che dalle intenzioni vuole essere una parola severa verso gli italiani assuefatti: "Non me la prenderò con i politici, ma con la parte infetta di noi italiani che assiste alla degenerazione di questo paese, alla sua fine, e non reagisce" Resto in attesa.
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