videobrodaglia
26.11.04
  Donnie Brasco


Basterebbe solo fare i nomi dei due protagonisti, per convincere chiunque a vedere questo film. La storia è molto sinteticamente questa: un infiltrato dell’FBI lentamente si fa accettare come spacciatore di pietre false in una banda di gangster “minori” con l'aiuto di uno di loro, sacrificando in questo compito i suoi doveri affettivi.

Donnie Brasco è una di quelle pellicole che in un modo o nell’altro restano nella memoria, non solo per la lezione sulla frase culto “che te lo dico a fare”, ma anche per una rappresentazione un po’ diversa dei gangster. Romantici e assassini lo sono sempre stati, ma qui vengono ritratti nella loro difficoltà nel far fronte ai bisogni di sopravvivenza criminale. Nel grandioso “Il Padrino” la famiglia subiva lo sfacelo interno di pari passo con il mutamento economico-sociale dei tempi che correvano. Altri livelli, certo. In Donnie Brasco la famiglia viene addirittura sacrificata per il lavoro, la famiglia è a pezzi per incomunicabilità, e l’unica che potremmo considerare coesa è quella della banda, ma anche la sua sopravvivenza è incerta. I gangster dai nomi buffi (di cui non potrebbe mai far parte il Joe Pesci di “Goodfellas”!) sono addirittura costretti a scassinare i parchimetri della zona per poter ricavarne qualche soldo da dare semmai al Boss, e per dimenticare la loro misera esistenza, afferrano ingenuamente la palla (dell’FBI) al balzo e si concedono una piccola vacanza “d’affari” a Miami.
Quando mi dicono che Robert DeNiro è un grande attore, replico subito facendo un nome: Al Pacino. Questo film non è che uno degli esempi che si possono fare di come un attore immenso sia sempre capace di interpretare personaggi memorabili che cedono di fronte al loro destino. Il mafioso Lefty è emblematico di come la meritocrazia non regga alcun tipo di società e di come nemmeno il tempo riesca a rendere giustizia. Il suo rapporto filiale con Donnie/Joe Pistone comunica allo spettatore un certo senso di compassione per un destino ineluttabile. Gli sguardi distaccati ma partecipanti (e partecipati) di Donnie/Joe all’inizio del film e quello di Joe/Donnie alla fine sono identici, due parentesi che chiudono in se stessa la storia, il dettaglio grigio di uno sguardo catturato nella sua ineluttabilità e colpevolezza.


Critica
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Località: Napoli, Italy
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