Uno sparo e il morto, gli undici anni d'età e tutte le periferie del Sud che fanno da sfondo. Nessuna denuncia sociale, solo la storia del viaggio di iniziazione alla criminalità di un qualsiasi ragazzino cresciuto in una delle periferie del Sud. In questo ed altri modi, i due registi-fratelli Fazzi, e prima di loro lo scrittore Diego De Silva che ha fornito il testo di cui il film è un adattamento, danno un senso universale alla maturazione sconcertante di quei bambini sui quali pesa una condizione esistenziale insostenibile, appartenente al mondo della sopravvivenza quotidiana.