subito divenendo paura collettiva. Ed è su questo piano che si articola la decisione del miliardario di rinunciare alla sua identità per diventare il simbolo di quella archetipica. Bene ha fatto Nolan nel rendere tutto nel film molto chiaro, proprio come conviene ad un prequel: una volta tanto niente è lasciato senza spiegazione. I dialoghi nella prima parte riescono ad esplicitare la filosofia ninja già misteriosa e settaria di suo; altri nel corso del film ripetono parole come "teatralità", "simbolo", "archetipo" e "paura", tanto da far divenire il film una riflessione sul potere simbolico di una maschera, su quello di un eroe. Il fascino di Batman, che questo film sottolinea, è quello di un ricco filantropo che sa porsi dalla parte degli indifesi: si fa carico del senso di giustizia calandosi nell'incubo metropolitano e divenendo egli stesso una sua creatura salvifica, la fenice dell'inconscio collettivo.(da ritoccare)