videobrodaglia
2.5.05
  Nemico Pubblico
Basterebbe solo commentare la didascalia di chiusura, per parlare del gangster movie nella golden age, del contesto storico in cui venivano realizzati, della loro influenza sul pubblico e di tanti altri aspetti.
Nemico pubblico si chiude con la scena più drammatica del film: Tom è stato rapito in ospedale dove stava passando gli ultimi giorni di degenza, ma il suo capo avverte il fratello che farà di tutto per riportarlo a casa. In cambio però dovrà sparire dalla circolazione. La madre, alla notizia, ovviamente scoppia di felicità e inizia a preparare il letto per accoglierlo. Una musica in che poi diventa d'ambiente, unisce i due luoghi dell’attesa: la camera da letto con la madre, l’ingresso di casa dove il fratello attende nervosamente. Bussano alla porta; il fratello corre verso di essa; inquadratura frontale; musica; apre la porta e piano americano del cadavere di Tom che dopo due secondi cadrà (angolazione fortemente dal basso) sul pavimento di casa; stacco sulla madre intenta a preparare il letto; sguardo del fratello chino sul cadavere, incazzatissimo, ma non cova vendetta; si alza e cammina verso la macchina da presa. Fine con didascalia: questo non è un uomo, non è un personaggio, è un problema che noi SOCIETÁ dobbiamo risolvere! Più chiaro di così si muore: trionfa la giustizia, affidata al giudizio degli spettatori, e trionfa anche l'amicizia alla quale il film inneggia in modo particolare.
Senza mezzi termini, Nemico pubblico è un film da mettere immediatamente vicino a tanti altri film del genere più recenti e più influenti sui nostri gusti. Servirebbe insomma una vera operazione di rispolvero di certe pellicole, non dimenticate, ma solo studiate per la loro appartenenza a un genere storico.
Il protagonista è interpretato dal volto mitico di James Cagney. Non c’è niente da fare, quest’attore sfonda lo schermo per la sua espressività immortale, a dispetto di un datato Bogart. Anche i comprimari non sono da meno, tutte facce che appartengono da sempre al mito dei gangster.
Ma andiamo con ordine. Del film andrebbero citate tutte le sequenze, ma per non esagerare con l’euforia da post-visione posso ricordarne tre: quella nel bar quando i due soci conoscono il loro nuovo capo, ma anche quando i due entrano tutti agghindati nel locale dove sedurranno le prime due donne annoiate. La più bella è però quella classica della vendetta sotto la pioggia quando Cagney attende che le sue vittime entrino nel locale da dove subito dopo ne uscirà gravemente ferito, bagnato e sanguinante e con una sola frase: “Ero un duro”. Anche gli attori che interpretano i due amici da ragazzi sono perfetti nei ruoli. Il gesto più memorabile di Cagney è cmq quel pugno di intesa che lui rivolge al suo amico come anche a sua madre per rassicurarla. Altre due piccole osservazioni: il fratello Mike ritornato dalla guerra con ancora addosso la divisa ricorda, sia nell’espressione che nella pettinatura, il ben più famoso Michael de Il Padrino.
 
Comments:
uff...non sono mai riuscito a vederlo :(
 
Se hai Sky prima o poi lo becchi :)
 
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