Al cuore si comandaL'ultima volta che ho visto un film per il solo fatto di aver girato su un altro canale, è stato diverso tempo fa con un film di Frankenheimer "E il vento disperse la nebbia": qualcosa di inutile, due ore perse, se ci penso... Per questo film del figlio di Morricone è stato diverso. Dopo aver fatto un giro tra i commenti sul web ho capito che molti non l'hanno accettato per quello che è: una commedia romantico-"brillante" in stile americano. Il problema è sempre lo stesso. Se a fare un film del genere è un inglese o un americano, tutto bene, sarà anche brutto ma in qualche modo può piacerci. Se lo fa un italiano, è irrimediabilmente brutto. In sintesi. La storia è quella ingenua di una donna di trent'anni (la Gerini) che ancora non ha trovato il fidanzato giusto e che per caso decide di affittare un uomo, un trombettista disperato (Favino), spacciandolo per il suo ragazzo. Si lasceranno quando lei avrà trovato in un ricco dentista un uomo migliore, ma poi si riprenderanno come d'obbligo per queste storie. La regia fa pensare a una destinazione più televisiva che cinematografica e nel complesso il film ha alcune cadute di tono, nonostante la materia sia semplice da narrare. Ciò che però risalta su tutto il resto è l'intepretazione della Gerini, davvero bella e brava, di Favino, bravo anche lui e della Impacciatore, carina ed in parte. Ritmo quasi sempre veloce, recitazione azzeccata. Un film leggero da bere in un sorso. Piacevole. Non capisco perciò come si possano stroncare anche le intepretazioni di questi tre attori. Il segreto sta nel vederlo come un film non italiano. Volendo si può ritrovare anche un richiamo a "Sex and the city", nel gruppo di amiche che spettegolano sugli uomini... Insomma un prodotto italiano come dovrebbero essercene di più e migliori, se vogliamo un vero star system e un cinema che sia anche industria: gli attori se sono capaci di interpretare certi ruoli lo saranno anche per questi. I dialoghi sono simpatici e la Gerini merita davvero un personaggio simile ma scritto meglio, sono sicuro che potrebbe sfondare in qualche modo.
Mi sono dilungato forse un pò troppo, ma il film è un pretesto per poter criticare chi ritiene che questi tipi di film vanno disprezzati senza pensarci troppo. Noi importiamo da sempre commediole del genere (anche se migliori): perchè non pensare che potremmo fare altrettento noi? Qui manca la letteratura che fa da ispirazione a storie come quella di Bridget Jones, però almeno si tenta di realizzare prodotti simili, quando manca anche una produzione di serial e telefilm. Ecco tutto.
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