Waking Life La tecnica desueta del rotoscoping dona alle immagini un senso di libertà e di instabilità nella rappresentazione. L'inquadratura non esiste più così come le figure, gli attori, la storia: è un film sulla consapevolezza (o non consapevolezza) della visione di un film, dell'esistenza. È un elogio al momento (sacro, baziniano) in cui vogliamo sentire di essere vivi. Inizio e fine si confondono così come la vita e la morte nel sogno. Non il sonno, ma il sogno della ragione che proietta la sua incertezza e instabilità verso il senso della morte. Visivamente potente, colpisce anche per il fiume di dialoghi che diventano immagini e poi ritornano parole.
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