videobrodaglia
2.1.05
  [RW] Matrix Reloaded
Il tempo gioca a suo favore. Reloaded, con la visione su Sky di ieri sera, ha acquistato in divertimento e noia, minore rispetto ad un anno fa perchè quella televisiva non è una visione obbligata (nonostante il buio della stanza fosse doveroso). Minor noia, ma maggior banalità nei dialoghi e maggior piattezza dei personaggi, Morpheus su tutti. I due Fratelli hanno solo voluto dimostrare che a distanza di 3 anni sanno superare se stessi.
Il film procede per nette separazioni di scene verbose e sonoramente tranquille e scene muscolose e ipercinetiche dal suono rumoroso. I due Wachoski hanno così confezionato un sequel che è la summa della negazione di un progetto che non avrebbe dovuto svilupparsi e della propria parodia: uno spreco di soldi. Certo è che i due sequel ambiscono non solo al livello della effettistica ma anche (e qui c'è da ridere) a quello del contenuto. Sono presuntuosi e saccenti. Tendono ad approfittare della sorte infarcendo i due film con tutto il loro scibile pop senza badare a costruire un barlume di discorso chiaro e lineare. Matrix è un tentativo in chiave "cyberpunk" di costruire una Teoria filosofico-esistenziale del Tutto: creazione, creatore e creato, controllo, funzionalità e finalità dell'esistenza, domande tante, risposte confuse. È pur vero che questa seconda visione è stata meno difficoltosa della prima (mi auguro a questo punto che sia così anche per la seconda di Donnie Darko...!), ma non per questo gli si può perdonare la ridicola caratterizzazione dei personaggi. Ambienti di gioco in cui si sfidano con riserve di energia infinite i due o i multipli rivali Neo e Smith tanto che un sequel non basta: il loro "epico" duello dovrà per forza di cose protrarsi nel lungo finale del terzo film dove se ne daranno di così santa ragione che sia loro che noi capiremo quanto quei pugni (e tutto il film) non abbiano più significato, ormai.
Del primo mancano tanti elementi innovativi, anche il "verde matrix" perde di importanza sia quello dell'ormai famoso codice e sia quello della luce nel mondo virtuale. Strano a dirsi ma di Reloaded posso salvare solo tre cose: il Merovingio e il Fabbricante di chiavi (geniale creazione Wachoskiana, troppo ingiustamente rovinata da motivi di sceneggiatura [!] ); ma anche lo scontro stratosferico e mai visto prima (davvero da rimanere a bocca aperta, almeno durante la visione cinematografica) dei due tir al termine della sequenza dell'autostrada. Ah, forse un 4rto elemento: un ambiente insolito e davvero poco sfruttato, quello della "torre di controllo" bianchissima che da il benvenuto all'overcraft di Morpheus.
Ogni film è degno di essere visto totalmente fino ai titoli di coda, anche quando non ci convince affatto. Per me Reloaded al cinema fu una sfida di sopportazione: la prima mezz'ora mi disgustò così tanto che ero seriamente intenzionato ad uscire dalla sala, ciò non avvenne e rimasi fino al termine (per la prima volta!) dei titoli di coda, ma solo perchè avrei visto il trailer di Revolutions (tutti si chiedevano se l'avremmo davvero visto o meno giacchè le maschere erano già in sala con le loro scope)...
Nel caso di Reloaded, forse, il "what if..." viene spontaneo. Potremmo per esempio pensare cosa sarebbe successo se Morpheus fosse diventato un agente Smith oppure se... (ma devo pensarci meglio). Il giochetto mi riuscì meglio con Revolutions, tanto che durante la visione riuscii ad immaginarmi una versione totalmente alternativa e molto più interessante di quella che stavo vedendo.
L'immagine concettuale (o simbolica, chiamiamola così) del film è forse quella iniziale dei titoli di testa in cui vediamo il codice trasformarsi in qualcosa di 3d per poi capire che si tratta di un ingranaggio, quello di un orologio. Purtroppo nella saga non si parla di temporalità (se non quella filmica del flash-forward onirico), ma di meccanismi, di controllo, cioè del funzionamento, del come ed è in questo che l'inizio riesce bene a rappresentare il film.

 
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