videobrodaglia
20.9.04
  The Terminal
Spielberg per la seconda volta gioca con le emozioni della commedia: farci dimenticare le paure globali è il primo obiettivo che si pone anche per questo film. L'ultimo uomo spielberghiano è Tom Hanks che dal ruolo di co-protagonista in "Prova a prendermi", passa a quello di protagonista nell'ultimo "The Terminal", intepretando un uomo che attende, con grande pazienza e grande spirito di adattamento, di "obliterare" il mito americano prima di ritornare a casa.

Questa volta al regista interessa la condizione del tutto eccezionale di un uomo che è costretto a vivere in un aeroporto perchè non riconosciuto come persona giuridica; un individuo in uno spazio di confine, fuori da un mondo che controlla tutto e tutti. Dunque, "inaccettato" dall'America perchè non riconosce la sua provenienza, non ha un'identità e perciò non può godere dei diritti in concessione "gratuita". L'America che si difende e controlla non aveva previsto un simile caso che pertanto dimostra come il sistema non sia solido come è stato pensato. La vera falla, lo smacco del sistema burocratico americano si nasconde però nel barattolo che il protagonista porta sempre con se che desta curiosità e allarmismi in chi lo circonda: egli cerca solo di avvicinarsi all'America del sogno, quello del jazz che ha oltreppassato i confini. Eppure ciò non è possibile: difendersi da una minaccia così poco sovversiva, risulta a taluni un bisogno più che necessario, bisogno in questo caso illogico e sintomo di debolezza. Il rapporto che da subito si istaura tra il protagonista e il suo nuovo spazio di azione è esemplare del discorso che Spielberg porta avanti dal film precedente. Viktor Navorsky (un Hanks che nell'interretazione fisica ricorda molto Tati o come tanti hanno scritto anche Keaton) non vuole scappare dall'aeroporto per conquistare troppo facilmente la libertà; egli decide di agire all'interno delle norme sociali (burocratiche), modificandole, in modo del tutto personale e dunque geniale, quel tanto per sopravvivere senza sforzi eccessivi. Così ricava i primi soldi riponendo i carrelli al loro posto, scambiando informazioni tra due persone riesce ad ottenere il cibo che gli serve, attraverso la gentilezza e la sincerità (anche se non ricambiata) cattura l'attenzione di un'assistente di volo, personaggio a lui simile e complementare. "The Terminal" e "Prova a prendermi" dimostrano una certa somiglianza nella messa in scena, nonchè naturalmente nel tono da commedia d'altri tempi. Anche in "Prova a prendermi" il protagonista era capace di adattarsi al mondo grazie alla propria capacità (persuasione), ma in quel caso scappava: trasformava il latte in burro per salvarsi, lo faceva per capovolgere la realtà a suo favore (grazie alla finzione), modificava l'ambiente in cui agiva. In "The Terminal" il protagonista è meno inquieto e più maturo: non scappa e accetta a costo di attendere. Spielberg tocca in modo evidente la realtà quando a Viktor Navorsky gli si offre la possibilità di essere riconosciuto a costo di dichiarare la propria paura: dove troviamo una critica a Bush se non in questa scena?
Con questa seconda pellicola (la terza politica), Steven Spielberg di cerca di conciliare uno sguardo critico alla attuale situazione mondiale con uno sguardo divertito. Ci riesce, ma in parte. Una risata non può in questo caso sostenersi se non c'è un solido sguardo critico. Entrambi gli aspetti si incontrano, ma un pò prima di giungere a una solida maturazione. Appare così una pellicola certamente buona, ma non affinata totalmente. Si nota addirittura una minima prolissità nei venti minuti finali (circa, dal bacio in poi).Tutti i film intorno alla questione dell' 11/9 sono al limite imperfetti: vedi quello di Moore o il film collettivo "11 Settembre 2001". L'unico capolavoro resta "La 25a ora" di Spike Lee: in questo caso abbiamo uno sguardo impietoso sulle colpe dell'uomo, una storia drammatica. Resta perciò da capire qualche sia il punto di vista più efficace per mettere luce sullo stato attuale del mondo: il sorrido che scaturisce dal film di Spielberg, il cinismo di Sean Penn nel suo cortometraggio o il documentario di Moore (anch'esso ironico)? Una nuova pellicola da oggi in sala è "La terra dell'abbonzaza" di Wim Wenders che saprà illuminarci in altri sensi.Con ciò non voglio di certo separare discorsi filmici cercando quello più giusto, sarebbe eccessivo. Riguardo la colonna sonora credo che Williams dimostri sempre come non sia assolutamente banale in ciò che compone. La musica qui coinvolge e sottoilinea nella giusta misura gli avvenimenti del film, però non nascondo che apprezzo di più quella di "Prova a prendermi" che ritengo più varia e "memorabile".


Tutto quello che non ho scritto
" E l'extraterrestre, o meglio l'uomo extra territorio, l'uomo senza patria (a men without a country, come lo chiama Enrique), diventa da un lato un elemento di disturbo dell'attività istituzionale di controllo e vigilanza, ma dall'altra arricchisce il patrimonio umano dell'ambiente, riuscendo persino a intavolare una platonica storia di (quasi) amore con la hostess Amelia (Chaterine Zeta-Jones) sempre perduta in storie con uomini sposati e perennemente in viaggio, in movimento verso altrovi. Ed è in questo iato, in questo stridente contrasto tra il luogo di passaggio per eccellenza, dove si sta il tempo necessario per essere trasportati altrove, e questo altrove perenne che diventa il l'aeroporto per Viktor che sta la forza del film di Spielberg, che sa materializzare il Terminal come una personalissima casa dei sogni, dove tutto è possibile, persino le storie d'amore di cui Viktor si fa tramite, che si concluderanno con un fantastico matrimonio tra Enrique e la bella poliziotta Dolores." da: Sentieri selvaggi

 
Comments: Posta un commento



<< Home
portate un cucchiaio

Nome:
Località: Napoli, Italy
ARCHIVES
settembre 2004 / ottobre 2004 / novembre 2004 / gennaio 2005 / febbraio 2005 / marzo 2005 / aprile 2005 / maggio 2005 / giugno 2005 / luglio 2005 / agosto 2005 / settembre 2005 / ottobre 2005 / marzo 2006 / aprile 2006 / maggio 2006 /


Powered by Blogger